Servizio a cura di Angelo Mastria – Testi a cura di Felice Ragazzo
Era vano rapportarsi ad Ettore Sordini se si manifestava pavidità verso quella stella polare condensata nell’asserzione, così sua propria, di “massimo del massimo”! Era un’affermazione insistentemente ripetuta, intesa come superlativo assoluto e insuperabile di ogni aspetto palpabile in ogni dove e in ogni quando.
Tutti i suoi gesti, tutti i sui atti sono stati esclusivi in tal senso e sono quindi stati preclusivi per ogni forma di mediocrità. Per Ettore, l’estremo dell’esistenza è stata la pittura. È in tal senso, il suo essere stato un grande pittore.
Ed è in tal senso, l’essere un vero privilegio l’averlo conosciuto e frequentato. È stato pittore, ma non vi era campo dell’espressione e della conoscenza che non lo coinvolgesse profondamente, oltre che emozionalmente. Sempre sorprendentemente, sempre puntualmente, fosse il quotidiano o il dottrinario. Così come, sul piano umano, sorprendentemente alternava il rigetto inappellabile, la provocazione incredibile, alla condivisione più aperta e disponibile.
È stato uomo rude e dolce e, al tempo stesso, “scapigliato” (Milano anni ’60, Piero Manzoni…) e ponderato. I dodici pezzi qui selezionati non possono che rappresentare l’infinitesima parte di un lavoro sterminato, in ogni caso, hanno tutta la carica di luminosi frammenti all’insegna dell’idea del meglio del meglio.
Paesaggio italiano, olio crayon su tela
Marina novecento, olio su tela
Marina novecento, olio su tela
Orizzonte, olio su tela
Paesaggio italiano, inchiostro crayon su carta
Rosa, grafite acquerello su carta
Senza titolo, litografia su cartoncino
Senza titolo, litografia su cartoncino
Senza titolo, litografia su cartoncino
Paesaggio, incisione su cartoncino
Almugavari, litografia su cartoncino
Almugavari, litografia su cartoncino
Ettore Sordini nasce a Milano il 24 agosto 1934, muore a Fossombrone il 27 ottobre 2012.
Scrive nel 2003 questa brevissima ma suggestiva autobiografia, per il secondo “Quaderno Perugino” in cui testi di Michelangelo Coviello sono accompagnati da suoi disegni per “Atlante Ragionato di Arte Italiana”, iniziativa curata da Sordini in collaborazione con Antonio Capaccio per l’Assessorato alle Politiche Culturali della Provincia di Perugia.
Ettore Sordini, nato a Milano nel 1934. La naturale propensione ad un gesto misurato e parsimonioso, la lettura negli anni giovanili di Lafargue l’hanno portato a singolari risultati minimali. Pur preferendo la Svizzera, vive in Italia. Amerebbe possedere una villa sul lago Lemano.
Tutta l’opera ed ogni informazione in: http://www.
archivioettoresordini.org/