Servizio a cura di Angelo Mastria – Testo di Felice Ragazzo
Ivan Paduano – ingegnere e architetto che insegna alla Facoltà di Architettura – gioca con le Città. Prima le compone e subito con un click le frantuma. Non di rado le dissemina di aguzzaglie, un pulviscolo che, da lontano, parrebbe nuvole, mentre in realtà sono frammenti, sempre soggetti a una tastiera capace di formarne un’altra di Città, e poi un’altra ancora, e così all’infinito.
Quindi le specchia, le capovolge, le rigira …, come se volesse dire che le ama assolutamente inospitali. Ma, attenzione, non fatevi ingannare, guardatele bene: sembra che siano aride e disabitate, in realtà nelle Città di Paduano è tutto un brulichio denso e innumerevole di genti.
La dico grossa: praticamente tutti noi! Beninteso non in carne ed ossa, bensì nella nostra essenza, nei nostri segreti sentimenti, nei nostri problemi risolti e non risolti con la vita, in quell’essere dimidiati tra intuito e intelletto … Ecco, io le vedo proprio come il nostro specchio.
Ah quanto è potente e sensibile la forma al di fuori del banale! E poi, come si può andare lontano con le parole! Città che possono avere la vita di un’istante. Chissà cosa direbbe Dirac se le vedesse…
Biografia
Ivan Paduano – Ingengere, Architetto, Dottore di ricerca in Design, Arti e nuove tecnologie presso la Sapienza Università di Roma – insegna ed ha insegnato presso istituti universitari pubblici e privati in Italia ed all’estero. Conduce la sua ricerca artistica fin dal 2002 con mostre in tutto il mondo sui temi del design, del rapid manufacturing e del fashion.
La sua produzione illustrativa consiste in un mix di tecnologia e manualità espressa su superfici sia grandi che piccole. Lavora nel suo studio al quartiere Prati in Roma.