Il problema delle notizie false è oggi particolarmente sentito. Il web e i social media hanno amplificato il fenomeno, con effetti negativi a livello sociale, politico e finanziario. Secondo la recente Relazione annuale dell’Intelligence la pandemia di Covid-19 ha peggiorato la situazione, rendendo le persone ancora più soggette a subire influenze e manipolazioni.

In risposta a queste difficoltà, il portale Truffa.net ha sviluppato una guida per difendersi dalle notizie false. La guida, realizzata analizzando alcuni dei principali studi internazionali sul tema, si propone di sostenere le persone rivelando cosa si nasconde dietro il termine fake news. Un vero e proprio percorso nel complesso mondo delle false informazioni per comprendere cosa sono, come nascono, come si diffondono e quali sono gli strumenti per combatterle.

 

La guida

Il percorso parte dal concetto di “information disorder”, traducibile come “caos informativo”, elaborato da Claire Wardle e proposto in sostituzione dell’abusato fake news. La co-fondatrice e direttrice di First Draft, organizzazione mondiale contro la disinformazione, mette a punto una vera e propria grammatica del falso, composta da 7 categorie di contenuti informativi falsi. Perché non esistono solo le bufale.

 

La grande quantità di falsità circolanti all’inizio della pandemia ha portato Marianna Spring, giornalista della BBC specializzata in disinformazione e social media, a concentrarsi sui creatori e diffusori del falso e sulle loro motivazioni. Il risultato è l’identificazione di 7 tipi persone che producono e distribuiscono falsità. Chi non ha mai sentito parlare dei teorici della cospirazione?

 

Si fa tappa poi nei meccanismi di diffusione su web e social media. Secondo il Digital News Report 2020 di Reuters l’anno appena trascorso ha visto crescere questi canali sul piano informativo, portandoli a superare, anche se di poco, la televisione. Tra le piattaforme di social media e di instant messaging, è Facebook quella più utilizzata dagli italiani per informarsi.

 

Ed è proprio qui che l’Agid invita a prestare attenzione a social bot, troll e utenti cyborg, identificati come contributori. La tendenza a credere al falso è alimentata anche da processi cognitivi particolarmente insidiosi come il confirmation bias, o pregiudizio di conferma, che porta a credere solo a ciò che asseconda le proprie opinioni.

 

Pensare che il falso corra solo online sarebbe però un errore. Una dimostrazione è data dalla campagna di disinformazione messa in atto da Donald Trump in occasione delle ultime elezioni presidenziali americane. Arriva dall’Università di Harvard la ricerca che dimostra come la falsa informazione sui presunti brogli elettorali nel voto postale si sia diffusa soprattutto attraverso mezzi tradizionali.

 

Dopo essersi imbattuti nella tecnologia deepfake, con cui il falso si appropria anche di immagini e video, è il momento di capire come riconoscere e sconfiggere le false informazioni. Uno strumento molto utile in questo senso è il CRAAP Test, sviluppato da Sarah Blakeslee e dal suo gruppo di lavoro della California State University. Il test permette di valutare ogni tipo di informazione ponendosi una serie di domande.

 

E se non si ha sufficiente tempo, pazienza o risorse per fare tutto in autonomia, ci si può affidare a uno dei tanti siti di fact-checking, o utilizzare app e tool creati appositamente per smascherare il falso.

 

 

L’obiettivo

La guida realizzata da Truffa.net risponde alla necessità di fornire un’informazione approfondita sul tema delle notizie false. In linea con la missione del portale, si propone di aiutare le persone a preservarsi dalle conseguenze di una cattiva informazione stimolando la conoscenza.

 

Truffa.net è specializzato nell’analisi delle piattaforme web operanti nell’ambito della finanza e del gioco online. Grazie a un minuzioso lavoro di ricerca presenta report dettagliati per consentire di verificare l’affidabilità dei siti oggetto di indagine e individuare possibili truffe.