25 settembre 2017 – “Quando ti puoi fidare delle persone, non sai quali incredibili cose succedono”. Con queste parole, pronunciate dall’ideatore del Couchsurfing a livello internazionale Casey Fenton, si è aperta la cerimonia di premiazione dell’Heroes Prize Competition, il premio per la migliore startup innovativa messo in palio da Heroes, meet in Maratea.
Parole di un visionario, che ben introducono la chiusura del più grande evento dell’euro-mediterraneo dedicato a futuro e impresa. Sabato la fine della competizione, che ha visto in gara oltre 50 progetti d’impresa. Tra questi, 5 hanno avuto accesso all’ultima fase, che ha coinvolto altrettante famiglie marateote nel corso dell’iniziativa A Tavola con la Startup. Un pranzo molto particolare, offerto dal nucleo familiare ospitante, in cui discutere del proprio progetto. In ascolto anche un investitore e un mentor, coinvolti nella valutazione finale.
Fluidia prima classificata all’Heroes Prize Competition
Ed è Fluidia, qui rappresentata da Massimo Papale, ad aver avuto la meglio, con la sua soluzione per lo sviluppo, la validazione e la commercializzazione di nuovi test molecolari utili per la diagnosi e la prognosi di malattie umane. Una realtà che parte da Sud, più precisamente da Bari, “per rendere il cancro una malattia che faccia meno paura, offrendo un metodo per anticipare la diagnosi”, come ha dichiarato Papale nell’occasione. Il team, composto da giovani biologi molecolari, patologi clinici e bioinformatici, è stato selezionato nell’ambito della tappa del Tour di Heroes presso l’Università degli Studi di Foggia. Per loro, il premio è di 20 mila euro in beni e servizi.
Al secondo posto Axieme, la startup che permette di condividere il rischio assicurativo con altre persone. Fondata a Torino, è il primo servizio in Italia che permette alle persone di stipulare assicurazioni in gruppo, fornendo un ritorno agli assicurati in caso di assenza o numero limitato di sinistri. Il terzo classificato è Pertinet, guidato da una giovane e intraprendente biotecnologa impegnata nella produzione di superfici ingegnerizzate per la produzione di cellule staminali. Al quarto posto, Adam’s Hand, device consistente in una mano robotica che si adatta all’oggetto per trasformare le disabilità in nuove possibilità. Al quinto posto Cubbit, un icloud gratuito per le abitazioni.
La proclamazione dei vincitori ha visto la partecipazione di rappresentanti di CartaSì, EY, in.Hr, Microsoft, Regione Basilicata.
Il premio alle startup internazionali
Tra gli 11 paesi partner, è da Israele che proviene la vincitrice della gara riservata alle startup internazionali. Si tratta di AutoPool, community dedicata a genitori in cerca di soluzioni semplici e sicure per accompagnare i propri bambini nei luoghi delle loro attività. Il carpooling per bambini risponde infatti all’esigenza di sostegno a chi non riesce a sostenere in autonomia tale necessità. La comunità reagisce così al bisogno, attraverso la condivisione dell’impegno.
Per AutoPool, qui rappresentato dal suo Founder Tal Kollender, il montepremi è di tre mesi di incubazione a Los Angeles nell’ambito del programma M Accelerator, oltre a servizi di accelerazione, marketing e business matching. La gara internazionale è stata realizzata in collaborazione con la Little Genius Foundation.
Menzione speciale per Housers
E poi, ancora, la menzione speciale per Housers, piattaforma spagnola di lending crowdfunding specializzata nel real estate, oggi operativa anche in Italia. Guidata da Giovanni Buono, è stata menzionata per l’efficacia della campagna di lancio e l’innovatività del progetto.
I vincitori della Research Competition
Ma Heroes è stata anche occasione di entrare a contatto con le migliori idee di ricerca proposte da studenti nel settore della Human – Machine Interaction.
Vincitori della Research Competition promosso da Heroes all’interno della Summer School patrocinata dalla Scuola Superiore Sant’Anna e dal Politecnico di Bari sono risultati, pari merito: Henry Leopold, University of Waterloo, Canada, con una ricerca sulla valutazione della salute della retina; Giuseppe Gelardi e Nicola Marino, Plymouth University, UK, con uno studio sulla realtà aumentata in cardiologia.
Una platea emozionata ha così accompagnato la serata, ispirata a un futuro dominato da speranza e coraggio. Lo stesso raccontato da Casey Fenton, creatore di una community che oggi conta oltre 12 milioni di persone in tutto il mondo: “Che succede quando ti fidi di qualcuno? Chiudi gli occhi e immagina”.